Continuano a calare i casi di Covid-19 in Italia, segnando un -14,9% in una settimana. Si riducono ulteriormente anche i numeri di ricoveri e terapie intensive, mentre si mantengono stabili i decessi di persone infettate dal Sars-Cov-2, pari a 394 in una settimana (di cui 33 riferiti a periodi precedenti).

A evidenziarlo è il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe e relativo al periodo 15-21 settembre, che ribadisce però preoccupazioni per la ripresa del nuovo anno scolastico, considerato che "con la variante delta le attuali misure risultano insufficienti a limitare i contagi". 

Nella settimana appena trascorsa i nuovi casi sono stati 28.676 rispetto ai 33.712 della precedente; gli attualmente positivi 109.513 rispetto a 122.340 (-10,7%); le persone in isolamento domiciliare 105.060 rispetto a 117.621 (-10,7%); i ricoveri con sintomi 3.937 rispetto a 4.165 (-5,5%) e le terapie intensive 516

rispetto a 554 (-6,9%).

"Nella settimana 15-21 settembre 2021 – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – solo 4 Regioni registrano un incremento percentuale dei nuovi casi. Scendono a 35 le Province con incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti, ma in nessuna si superano i 150 casi per 100.000 abitanti". Sul fronte ospedaliero, a livello nazionale, il tasso di occupazione di posti letto rimane basso (7% in area medica e 6% in area critica). Restano però differenze regionali: per l'area medica sono sopra la soglia del 15% Calabria (18%) e Sicilia (17%).

PREOCCUPAZIONE SCUOLA – Preoccupazioni restano in tema di ripresa delle lezioni, considerando che c'è un 5,9% di insegnanti e un 32% dei ragazzi non ancora vaccinato neanche con una dose.

"Il mondo reale della scuola - precisa Cartabellotta - si ritrova senza una strategia di screening sistematico di personale e studenti, con regole sul distanziamento derogabili in presenza di limiti logistici e senza interventi sistematici su aerazione e ventilazione, né sulla gestione dei trasporti. E la vaccinazione di personale e studenti, non è sufficiente per arginare la diffusione del virus e scongiurare la DAD, in particolare nelle scuole primarie".

I VACCINI – A fronte di scorte che superano le 10 milioni di dosi, crollano i nuovi vaccinati nel Paese, che in sole due settimane vedono una riduzione del 41% con solo poco più di 486.000 prime dosi effettuate dal 15 al 21 settembre.

L'esitazione vaccinale persiste negli over 50 e frena la vaccinazione nella fascia 12-19 anni.

LA SITUAZIONE IN SARDEGNA – Ancora più confortante la situazione nell’Isola: secondo la Fondazione Gimbe, nella settimana tra il 15 e il 21 settembre si registrano 206 casi di persone attualmente positive al Covid-19 per 100.000 abitanti (290 tra l'8 e il 14 settembre) e si evidenzia un ulteriore dimezzamento dei nuovi contagi (-43,7%) rispetto alla settimana precedente quando erano il calo era stato del 40,3%.

In discesa anche i casi su base provinciale: nella città metropolitana di Cagliari si passa da 70 a 38, in quella di Nuoro da 58 a 34, nel Sud Sardegna da 61 a 33, nella provincia di Sassari da 37 a 26 e in quella di Oristano da 45 a 14.

Restano stabilmente sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (11%) e in terapia intensiva (8%) occupati da pazienti Covid-19. 

(Unioneonline/v.l.)

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