Condanna a un anno e 8 mesi per i genitori adottivi di un ragazzino di origine ucraina, oggi 17enne. Erano accusati di maltrattamenti in famiglia, che secondo il pubblico ministero sarebbero state "abituali", anche con episodi giudicati "di particolare gravità".

In particolare, il ragazzo aveva raccontato di essere stato costretto a portare al collo un cartello con la scritta "Sono un bambino sporco".

Un episodio che però per l'avvocato difensore della famiglia, Anna Ronfani, non sarebbe in realtà mai avvenuto. "La ricostruzione del bambino è incerta e contradditoria su questo fatto", ha spiegato il legale, "e i genitori avevano usato l'immagine del cartello in modo simbolico, per fargli capire che se non si fosse curato della propria igiene 'sarebbe stato come andare in giro con un cartello al collo'".
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