11 dicembre 2014 alle 18:36aggiornato il 11 dicembre 2014 alle 18:36
Concordia, lo scoglio era sulla mappa?Schettino: "No, non c'era. Anzi sì"
Nuovo interrogatorio in aula per Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia, naufragata davanti all'isola del Giglio il 13 gennaio 2012.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nuovo interrogatorio, oggi a Grosseto, per Francesco Schettino. Il comandante della Costa Concordia, naufragata davanti all'isola del Giglio la sera del 13 gennaio 2012, ha risposto alle domande degli avvocati di parte civile. Gli è stato chiesto se lo scoglio delle Scole, quello urtato dalla nave, fosse segnato sulle carte nautiche. "Sì, c'era", ha risposto Schettino all'avvocato Michelina Suriano che però gli ha contestato di aver detto in passato che lo scoglio non c'era accusandolo di contraddirsi: "Oggi, tre anni dopo, dice di sì - ha detto il legale in aula - ma quindici ore dopo il naufragio aveva detto di no". "Io la mattina del 14 gennaio 2012, in albergo - si è difeso Schettino - dissi che lo scoglio non era segnalato sulla carta. Subito dopo l'incidente, incontrai sull'isola Ambrosio (l'ufficiale che la notte gli aveva passato i comandi, ndr) e mi disse che passavamo da terra a 0,28 miglia. In effetti avevo fatto tracciare una rotta dall'ufficiale Canessa a mezzo miglio dal basso fondale e per me lo scoglio non c'era". Schettino ha quindi detto di non aver visto la carta nautica con lo scoglio ma di aver impostato la rotta con Canessa prendendo come limite il fondale basso a dieci metri, escludendo di fatto che ci fosse uno scoglio. Pertanto, ha concluso Schettino, "o la carta non è aggiornata, o l'ufficiale cartografo è stato inesatto".
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