«Fai come la tua amica Murgia»: auguri di morte, la campagna di Geppi Cucciari contro gli hater
L'artista di Macomer, nel mirino degli odiatori della rete, intensifica la sua attività mettendo alla gogna i più volgari e violentiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Geppi Cucciari intensifica la sua campagna contro gli hater. In due giorni ha pubblicato con tanto di nome, cognome e foto, una doppietta di insulti ricevuti via social, accompagnata da poche parole di sarcasmo.
Non sono casi isolati: Cucciari ha sempre esposto al pubblico ludibrio soggetti che la attaccano in modo scomposto e spesso volgare. Ma c’è chi sembra aver deciso di alzare il tiro.
Tra i più recenti, il primo odiatore della rete le aveva scritto: «Fai ridere solo gli idioti, testa di ca..o». Risposta della presentatrice e comica di Macomer: «Ciao Valerio». L’uomo ha un profilo che si contraddistingue per continui post contro il Pd e di osanna per Giorgia Meloni.
Il secondo invece ha rilanciato: «Vai a trovare la tua amica Murgia, regalaci un sogno, comunistella da quattro soldi falsi». Ovvio il riferimento alla scrittrice sarda Michela Murgia, morta ad agosto del 2023 dopo aver raccontato la sua convivenza con il tumore. La replica di Cucciari: «L’invito alla morte ancora non era giunto».
Geppi Cucciari
Non è escluso che l’intensificazione degli attacchi nei suoi confronti sia una conseguenza del suo discorso introduttivo, carico di ironia, al Quirinale, per la presentazione dei David di Donatello. Rivolgendosi al ministro della Cultura, Alessandro Giuli, fedelissimo di Meloni, la presentatrice aveva detto: «L’unico i cui discorsi possono essere ascoltati al contrario, come un disco dei Black Sabbath. E migliorano».
Si sa, Giuli usa parlare forbito, facendo ricorso a termini come «infosfera globale». Ma l’esponente dell’esecutivo nazionale non l’aveva presa bene: intervistato da un’altra sarda, la giornalista Rai Incoronata Boccia, ha replicato a distanza: «Alla sinistra sono rimasti solo i comici». E gli ultrà della rete si sono adeguati.
Enrico Fresu