Sono 2,7 i milioni di lavoratori che, dal 4 maggio e dunque con il via alla riapertura "mirata" della manifattura, delle costruzioni e di alcuni servizi, potrebbero essere in attività nel nostro Paese.

A quantificare l'impatto della fine del lockdown, "che non equivale ad un libera tutti", è la task force guidata dal super manager scelto dal premier in questa fase di emergenza, Vittorio Colao.

In realtà il volume dei lavoratori ammonterebbe a 3,8 milioni, ma da questi si devono sottrarre, suggerisce ancora pool di esperti, i lavoratori in smart working e quelli che per questioni mediche o per età sarebbe meglio non far tornare al lavoro ed esporre al virus.

I TRASPORTI - Con riferimento all'utilizzo, da parte dei lavoratori, dei mezzi di trasporto pubblico, la task force stima nel 15% il quantitativo reale di quanti potrebbero utilizzare le linee pubbliche per raggiungere le aziende di appartenenza, e dunque una percentuale "non tale da mettere sotto stress il trasporto locale".

STOP AI 60ENNI - Fra le ipotesi, esonerare dal rientro i lavoratori 60enni, seppur Giuseppe Conte la ritenga un'ipotesi di fatto non attuabile, e con lui Pd e M5S.

GIOCO DI SQUADRA - Al primo campanello d'allarme, alcune aree dell'Italia potrebbero essere bloccate nuovamente, e dunque ecco perché fondamentale sarà il "gioco di squadra" coi territori, come rimarcato dal presidente del Consiglio.

PARTI SOCIALI - Nella videoconferenza di ieri, presieduta dal premier Giuseppe Conte e alla presenza dei ministri, la task force guidata da Vittorio Colao ha poi presentato al governo la relazione contenente le indicazioni per l'organizzazione della "Fase 2", con particolare riguardo alla riapertura delle attività produttive. Queste indicazioni sono state condivise nelle riunioni che Conte ha poi avuto prima con le parti sociali - Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Confapi, Confimi, ReteImprese, Alleanza Cooperative, Ance - e a seguire con la cabina di regia (Regioni e Enti locali).

Le stesse indicazioni, insieme a quelle che presenterà anche il Comitato tecnico-scientifico, rappresentano la base che il governo utilizzerà per definire il piano della fase due, che verrà annunciato entro la fine della settimana.

(Unioneonline/v.l.)
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