Un altro "click day" da incubo per gli italiani interessati a ottenere l'ennesimo bonus da parte del Governo.

Questa volta la corsa a ostacoli è stata per accaparrarsi il bonus bici. Peccato però che per molti l'iter sia diventato un incubo, tra crash del sito, "file" virtuali chilometriche e problemi con lo Spid, l'identità digitale necessaria per fare la richiesta su Poste Italiane e altri operatori.

Già dalle prime ore del mattino, vista la mole di richieste, il portale "Bonus mobilità" voluto dal ministero dell'Ambiente per richiedere il buono sull'acquisto di bici, e-bike, monopattini elettrici o veicoli simili è andato in tilt.

Poi i guai con lo Spid di Poste, con il sistema che non riconosce la user name o password dell'utente o addirittura il codice stesso inviato da Poste sul telefonino delle persone.

Il risultato? In molti hanno stretto i denti e affrontato l'immane sfida burocratica online. Altri, invece, hanno scelto di rinunciare. E non sono mancate le polemiche politiche.

Tra gli arrabbiati anche il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, che ha fatto sapere di aver telefonato "infuriato" agli amministratori delegati di Sogei, la società del ministero dell'Economia che gestisce il sito web per l'erogazione del bonus mobilità e di Poste, chiedendo di seguire in prima persona tutta la vicenda.

Ma l'opposizione attacca. Per il leader della Lega Matteo Salvini si tratta "dell'ennesimo fallimento del ministro Costa. Il sito per l'erogazione del Bonus mobilità in tilt. Esattamente come avvenne lo scorso aprile per il sito dell'Inps all'epoca del bonus da 600 euro. Cittadini ancora una volta in difficoltà e costretti ad estenuanti code virtuali per accedere a uno sconto".

Critiche anche dalla maggioranza: "Forse sarebbe meglio che, prima di tutto ciò, lo Stato imparasse a far funzionare un sito internet", ironizza Luigi Marattin, esponente di Italia Viva e presidente della Commissione Finanze della Camera.

(Unioneonline/l.f.)
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