Era uscito dal carcere solo lo scorso giugno Emanuele Impellizzeri, il 38enne originario di Catania arrestato la notte scorsa dalla Polstrada lungo l'autostrada del Sole nei pressi di Firenze Impruneta con l'accusa di avere ucciso Chiara Ugolini, 27 anni, nell'appartamento che la ragazza condivideva da poco con il compagno a Calmasino di Bardolino, in provincia di Verona.

L’uomo aveva tentato la fuga con una moto di grossa cilindrata, è stato fermato con gli abiti ancora sporchi di sangue ed è accusato di omicidio volontario aggravato. E’ stato già condannato per rapina, vari reati contro il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale: era in affidamento in prova ai servizi sociali, nella stessa palazzina di tre piani in cui viveva anche la vittima.

Chiara era tornata da lavoro alle 14, e il suo mancato rientro in servizio nel pomeriggio aveva fatto preoccupare il fidanzato, che ha scoperto il cadavere riverso in un lago di sangue e con una profonda ferita alla testa.

Una “vendetta” assurda quella di Impellizzari. Chiara qualche giorno prima si era intromessa in una violentissima lite scoppiata tra il 38enne e la sua compagna, e quel giorno lui ha giurato che gliel’avrebbe fatta pagare. Movente non confermato apertamente dall’assassino, che con lo sguardo vacuo e privo di qualunque espressione si è limitato a dire che il delitto è avvenuto domenica “perché sapevo che avrei trovato Chiara a casa”.

L’uomo, che nel suo profilo Facebook si raffigura con l’effige del Duce, porta addosso i segni dell’estremo tentativo di difesa di Chiara, che lo ha graffiato al volto. Non è chiaro invece cosa abbia spinto la giovane ad aprirgli la porta (non c’è traccia di effrazione), pur conoscendone il carattere violento.

La stessa compagna di Impellizzeri non riesce a capacitarsi di quanto avvenuto e ai giornalisti si è limitata a dire di non considerare più l'omicida come suo marito. "Da oggi - ha ripetuto - quello non è più il mio uomo".

Sul corpo della giovane, che presenta una lieve ecchimosi alla testa, il pm Eugenia Bertini ha disposto l'autopsia. Servirà a capire anche come è morta, visto che nell'abitazione non è stata trovata alcuna arma e l'omicida ha parlato genericamente di una spinta a terra.

Dopo l’assassinio l’uomo ha agito con freddezza e una certa lucidità, prima prelevando 200 euro poi tentando la fuga nella notte in autostrada.

(Unioneonline/L)

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