È indagato per stalking ed è stato raggiunto da un'ordinanza di divieto di avvicinamento un professore napoletano che perseguitava l'alunna 14enne.

Le ha inviato 600 sms e fatto 700 telefonate in appena due mesi. La pedinava, ne controllava movimenti e frequentazioni, l'abbracciava in classe, ha cercato ripetutamente di baciarla dicendole di essere innamorato.

E l'ha persino minacciata, quando la minore ha rivelato al padre quel che stava accadendo.

Le indagini dei Carabinieri sono partite proprio dalla denuncia del padre della ragazza, che controllando il telefono della figlia ha visto la marea di sms e telefonate ricevute dal prof.

Dall'inchiesta è emerso che l'uomo già da tempo aveva adottato comportamenti molesti, causando alla minore uno stato d'ansia e costringendola a cambiare le proprie abitudini.

Anche alcune amiche della giovane hanno confermato il rapporto morboso instaurato dall'uomo.

L'avvocato della famiglia della 14enne ha accolto "con favore" la misura restrittiva, tuttavia ha insinuato un dubbio: "C'era la possibilità di infliggere al persecutore misure cautelari più restrittive, come merita chi viola la serenità e la crescita di una minore".

La Procura aveva richiesto gli arresti domiciliari.
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