La Procura di Roma ha inoltrato una nuova richiesta di estradizione nei confronti di Giancarlo Tulliani, che attualmente si trova a Dubai, nell'ambito del processo per riciclaggio che vede imputati anche il padre Sergio, Gianfranco Fini e la sua compagna Elisabetta Tulliani.

La richiesta arriva dopo che il 17 aprile è entrato in vigore il trattato di cooperazione tra Italia ed Emirati Arabi in materia di estradizione e mutua assistenza giudiziaria in ambito penale.

A riportare la notizia il quotidiano "Il Tempo", che rivela anche che Giancarlo Tulliani è stato raggiunto a Dubai dalla fidanzata Federica Papadia, dipendente Atac che ha lasciato il suo lavoro, non è chiaro se si sia licenziata o abbia preso un'aspettativa.

Gianfranco Fini con Elisabetta Tulliani (archivio L'Unione Sarda)
Gianfranco Fini con Elisabetta Tulliani (archivio L'Unione Sarda)
Gianfranco Fini con Elisabetta Tulliani (archivio L'Unione Sarda)

Il fulcro della vicenda è la famosa casa di Montecarlo, lasciata in eredità dalla contessa Annamaria Colleoni ad Alleanza Nazionale. Casa acquistata secondo l'accusa da Tulliani, cognato del leader di Alleanza Nazionale, attraverso società off shore con i soldi dell'imprenditore Corallo, il "re delle slot machines" accusato di associazione a delinquere finalizzata al peculato, riciclaggio ed evasione fiscale.

Un'operazione da poco più di 300mila euro effettuata nel 2008, la casa viene poi rivenduta nel 2015 a un milione e 360mila euro. Un guadagno non da poco.

"Non c'è nessuna nuova ordinanza di misura cautelare", specifica l'avvocato di Tulliani, Alessandro Diddi. "La Procura di Roma sta cercando di convincere le autorità di Dubai a dare il via libera all'estradizione. Gli Emirati avevano già respinto una prima richiesta della procura per mancanza dei presupposti, ci attendiamo quindi una nuova conferma della decisione".

(Unioneonline/L)
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