Sarà santo Carlo Acutis, lo studente morto a soli 15 anni beatificato da Papa Francesco il 10 ottobre 2020. Durante l'udienza al cardinale Marcello Semeraro, prefetto per le Cause dei Santi, il Papa ha infatti autorizzato il Dicastero a promulgare il Decreto riguardante il miracolo attribuito all'intercessione del beato Acutis, fedele laico.

La Chiesa di Assisi in festa per l'annuncio del Papa: Acutis, ucciso da una leucemia fulminante il 12 ottobre 2006 a Monza, fu sepolto, come aveva espressamente richiesto, nel cimitero di Assisi, dove rimase fino alla traslazione nel Santuario della Spogliazione, nella stessa città, dove si trova dal 6 aprile 2019. E proprio ad Assisi ha avuto luogo la cerimonia di beatificazione, il 10 ottobre 2020, presieduta dal cardinale Agostino Vallini in rappresentanza del Papa.

«Carlo sarà proclamato santo, passando così dal culto locale che è proprio dello status di beato, al culto universale che caratterizza i santi canonizzati» scrive il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, mons. Domenico Sorrentino. «La Chiesa di Assisi è in festa. Esprimiamo con esultanza la nostra gioia in unione con la famiglia, specie il papà Andrea e la mamma Antonia, e tutti i devoti di Carlo sparsi nel mondo».

Carlo Acutis, genio dell’informatica, sarà il primo santo dei millennial e della Rete, già da tempo annunciato anche in Vaticano come il futuro patrono di Internet. La sua vita è stata «una preghiera continua», ricorda la madre Antonia Salzano:  «Un ragazzo normale che ha aperto il suo cuore a Cristo. E ha reso santa la sua normalità», aggiunge. La famiglia Acutis si divide tra Milano, dove gestisce un'azienda, e Assisi, dove il ragazzo chiese di essere sepolto, venendo poi traslato nella chiesa di Santa Maria Maggiore dopo essere stato proclamato venerabile. La sua tomba, con il corpo visibile, è meta ogni anno di migliaia di pellegrini.

Antonia Salzano, originaria di Roma, ha 58 anni e il marito, torinese, 60. Carlo - ricorda - era nato casualmente a Londra dove la famiglia si trovava per motivi di lavoro. Carlo Acutis ha un fratello e una sorella nati entrambi dopo la sua scomparsa. «Un miracolo che mi annunciò lui in sogno», dice la madre. «C'è grande emozione - afferma ancora la donna dopo l'annuncio del Papa - anche perché di solito quando i santi vengono proclamati i genitori sono già defunti. Una gioia che condividiamo con tutti coloro che nel mondo ogni giorno pregano Carlo, che ci scrivono di lui e ci parlano di suoi miracoli».

Per Antonia Salzano il figlio è un «ragazzo che ci ricorda l'essenzialità della fede». «Ha reso santa la sua normalità - ha aggiunto - perché ha fatto tutto con Gesù: quando andava a giocare a pallone con gli amici o si impegnava per aiutare gli anziani e i senza tetto nelle strade di Milano. La sua era una sorta di Caritas domestica. C'era poi l'attività di catechista che ha svolto con passione, un'opera costante per diffondere la parola del Signore».

Sarà santo anche il beato Giuseppe Allamano, fondatore delle Missioni della Consolata. 

(Unioneonline/D)

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