Una busta con un proiettile e il simbolo anarchico “A” tracciato su un foglio.

Intimidazione contro il procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo, che con il pm Paolo Scafi sostiene l'accusa al processo alla Corte d'Assise d'Appello di Torino nei confronti dell'anarchico Alfredo Cospito – detenuto nel carcere di Bancali in regime di 41 bis - di cui ha chiesto la condanna all'ergastolo e dodici mesi di isolamento diurno per l'attentato alla scuola allievi dei carabinieri di Fossano (Cuneo) del 2005.

Per la compagna di Cospito, Anna Beniamino, l'accusa ha chiesto 27 anni e un mese di carcere. Un mese fa la Corte d'Assise d'Appello di Torino ha deciso di inviare gli atti alla Corte Costituzionale, accogliendo la questione di legittimità costituzionale sull'attenuante rispetto al reato di strage politica. Le indagini sono condotte dalla Digos di Torino e coordinate dalla Procura di Milano.

Intanto ieri giuristi, intellettuali e religiosi sono scesi in campo con un appello rivolto al ministro della Giustizia e all'intero governo perché «escano dall'indifferenza in cui si sono attestati in questi mesi», compiendo «un gesto di umanità e coraggio» nei confronti di Cospito, «a un passo dalla morte» a causa dello sciopero della fame in corso da 80 giorni. La richiesta è la revoca del 41 bis, il regime del carcere duro a cui Cospito è sottoposto dal 4 maggio scorso nel carcere sassarese e che è all'origine della sua decisione di rifiutare il cibo. L’anarchico avrebbe perso 35 chili.

Le firme sono per ora una quarantina, ma la raccolta delle sottoscrizioni prosegue. Accanto al presidente emerito della Corte costituzionale e già ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick, ci sono Gherardo Colombo, magistrato di punta della procura di Milano all'epoca di Mani Pulite e oggi presidente della Garzanti Libri, il filosofo del diritto del filosofo Luigi Ferrajoli, il presidente dell'Unione delle Camere penali Giandomenico Caiazza e tanti magistrati in pensione come l'ex Pg di Firenze Beniamino Deidda, Domenico Gallo, Nello Rossi, Livio Pepino, oggi presidente di Volere la Luna e direttore editoriale delle Edizioni Gruppo Abele e Franco Ippolito, attualmente presidente della Fondazione Basso. Tra gli intellettuali ci sono il filosofo Massimo Cacciari e l'attore musicista e scrittore Moni Ovadia. Mentre tra i religiosi don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, e padre Alex Zanotelli, missionario comboniano.

(Unioneonline/D)

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