Bruciata dall'ex, Paduano condannato all'ergastolo: "Sentenza giusta e morale"
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È stato condannato all'ergastolo per omicidio premeditato Vincenzo Paduano, la guardia giurata che ha ucciso l'ex fidanzata Sara Di Pietrantonio lo scorso maggio.
La procura aveva chiesto il massimo della pena - per gli aggravanti della premeditazione, la crudeltà e i futili motivi - poi accordato dal giudice per l'udienza preliminare Gaspare Sturzo, nonostante Paduano sia stato giudicato con rito abbreviato (che dovrebbe portare allo sconto di un terzo di pena).
LA MAMMA DELLA VITTIMA - "La sentenza di oggi è giusta e morale, un primo gradino. Vedremo cosa succederà in futuro: potrebbero fare appello". È la reazione di Concetta, la mamma della ragazza uccisa. "Ho vissuto in apnea per un anno: adesso prendo una boccata d'aria fresca ma tornerò subito in apnea".
"Sara - conclude - non me la ridarà nessuno".
L'OMICIDIO - Il 28enne non accettava la fine della relazione, durata un paio d'anni, con la Di Pietrantonio - studentessa di 22 anni - e soprattutto il fatto che lei avesse intrapreso un'altra storia.
Così, dopo averla perseguitata per mesi con messaggi - di recente è emersa una risposta di Sara: "Perché vuoi uccidermi? - quel 29 maggio 2016 l'ha inseguita in auto, speronandola e costringendola a fermarsi. Poi le ha chiesto di salire nella sua auto per parlare.
A quel punto l'ha tramortita e strangolata: poi l'ha chiusa in macchina e le ha dato fuoco, come ha confessato lui stesso.
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