Boom di richieste di ossigeno "ma nessuna carenza"
Aifa, Assogastecnici e Federfarma rassicurano e lanciano l'appello: "Restituite le bombole non utilizzate"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Allo stato attuale, sebbene l'emergenza legata al virus SARS-CoV-2 abbia determinato una crescita significativa della domanda di ossigeno, non vi è alcun rischio di carenza del farmaco".
Aifa, Assogastecnici e Federfarma tranquillizzano pazienti con Covid-19 e affetti da altre patologie respiratorie.
Le aziende del settore, spiegano in un comunicato, "grazie ad un enorme impegno del personale e a ragguardevoli investimenti produttivi e distributivi, hanno assicurato costantemente le forniture di ossigeno liquido medicinale in serbatoio, nonché in bombole e unità base opportunamente sanificate ad ospedali ed ai pazienti a domicilio. Aifa, attraverso gli Uffici più direttamente coinvolti nella fase di emergenza, ha per parte sua supportato questo sforzo attuando nel settore alcune deroghe regolatorie che, nel rispetto dei requisiti di qualità e sicurezza, hanno permesso di garantire la continuità delle attività produttive".
Nella stessa nota l'invito a restituire i recipienti vuoti o inutilizzati: "È pertanto di fondamentale importanza, in questo stato emergenziale, che i recipienti per l'ossigeno vengano restituiti alla farmacia appena svuotati, per rendere le bombole immediatamente disponibili al riempimento e al successivo utilizzo. Federfarma conferma il massimo impegno da parte delle farmacie Italiane per garantire la sanificazione e la pronta disponibilità delle bombole da riconsegnare: per questo, a seguito della riunione, la federazione ha già avviato una campagna di sensibilizzazione attraverso le farmacie, mirata a promuovere la restituzione delle bombole e dei contenitori non utilizzati".
(Unioneonline/D)