Sono 265 le strutture e i centri dedicati all'accoglienza e all'assistenza di anziani ispezionati nell'ultimo fine settimana dai Nas, che hanno individuato irregolarità in ben 51 casi, pari al 19% degli obiettivi, selezionati sulla base di una pianificazione preventiva sul territorio e da segnalazioni pervenute da cittadini.

Nel corso della vigilanza sono state rilevate situazioni penalmente rilevanti che hanno determinato il deferimento all'Autorità giudiziaria di 14 persone addette al settore, in particolare gestori delle strutture e operatori, accertando episodi di mancata assistenza e abbandono di anziani, specie non autosufficienti. Ulteriori infrazioni penali hanno riguardato l'esercizio abusivo della professione sanitaria, l'uso di falsi titoli professionali di infermiere ed operatore socio-assistenziale nonché la presenza di personale privo di adeguata preparazione professionale.

Una parte ulteriore di contestazioni interessa violazioni amministrative relative ad inadeguatezze strutturali, gestionali ed autorizzative, quali la presenza di un numero superiore di anziani rispetto al limite previsto e l'uso di spazi e stanze inferiori a quelle minime previste.

Il monitoraggio è stato elaborato dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d'intesa con il Ministero della Salute, in concomitanza con il periodo di maggiore intensità vacanziera della stagione estiva, quando si registra un aumento della presenza di anziani nei centri di ricovero, con potenziale rischio di diminuzione del livello di erogazione dei servizi e situazioni di abbandono.

(Unioneonline/v.l.)
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