Sono 1.329 le vittime, in tutta Italia, di un'organizzazione criminale sgominata dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'operazione "Cars Lifting", che già a marzo scorso aveva indagato 18 persone in tutta Italia per la commercializzazione on-line di auto di pregio di provenienza tedesca (Porsche, Mercedes, Audi, Bmw) e disposto provvedimenti di sequestro per 5 milioni di euro.

Le nuove indagini hanno portato a ricostruire anzitutto le attività e i ruoli dei componenti dell'associazione, che ha evaso il fisco per oltre 35 milioni euro.

Non solo: alle operazioni di vendita, che prevedevano l'incasso di sostanziosi anticipi e, talvolta, dell'intero corrispettivo (anche 30 o 40mila euro), spesso non faceva seguito la consegna della vettura, che addirittura veniva proposta in parallelo a più acquirenti.

Agli autoveicoli venduti veniva poi ridotto il chilometraggio (dal 50% al 70% di quello reale) agendo sul software e sulle centraline elettroniche anche grazie al supporto di due autofficine a Padova e nella provincia di Treviso, asservite all'associazione criminale.

Il Giudice delle indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Udine, ha emesso ulteriori due provvedimenti di arresto nei confronti di membri del sodalizio criminale, già eseguiti dalla Guardia di

Finanza, che ha inoltre determinato ulteriori provvedimenti sugli assetti patrimoniali degli indagati, attualmente 20 residenti nelle province di Pordenone, Udine, Roma, Latina, Palermo. Treviso, Gorizia

e Padova.

(Unioneonline/v.l.)
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