Il pm aveva chiesto una condanna a 14 anni e quattro mesi di carcere, nella convinzione che avesse ucciso lui – Salvatore Spina – l'anziana donna che assisteva come badante, Diva Borin.

Al processo con rito abbreviato, invece, il giudice lo ha assolto “per non commesso il fatto”.

La vicenda ha avuto inizio il 1 marzo 2019, quando la donna venne ritrovata senza vita nella sua casa, a Brescia, nel quartiere Urago Mella.

I sospetti degli investigatori si indirizzarono su Spina, che secondo la Procura aveva soffocato l’anziana dopo che quest’ultima gli aveva comunicato la sua volontà di assumere un’altra badante. 

Un ricostruzione che, invece, non ha convinto il giudice, che ha giudicato l’imputato non colpevole. 

Si attendono ora le motivazioni della sentenza. 

(Unioneonline/l.f.)

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