C’è anche un sardo fra i tre arrestati per una rapina in villa avvenuta lo scorso 8 febbraio ai danni di un’anziana imprenditrice e Pordenone.

Questa mattina, dopo mesi di indagini, sono scattati gli arresti, assieme alle perquisizioni nei confronti di altri quattro indagati. Della vicenda si stanno occupando gli agenti della Questura di Portenone in collaborazione con le Squadre Mobili di Venezia, Rovigo e Treviso.

L’anziana donna, nota nella zona come suo marito, anch'egli imprenditore, venne bloccata in strada mentre stava portando fuori il cane e fu costretta a rientrare in casa: lì fu brutalmente imbavagliata, legata ai polsi con nastro adesivo e chiusa in bagno.

Rapina pluriaggravata e tentata rapina i reati contestati. La sera stessa infatti la figlia dei due imprenditori, dopo aver tentato di contattare al telefono la madre, raggiunge l’abitazione dei due sorprendendo i banditi che, alla sua vista, fuggirono. L’anziana fu soccorsa e ricoverata all’ospedale civile.

La Polizia ha poi ricostruito i fatti: la donna alle 19.15 era stata affrontata da due uomini a volto coperto che l’hanno costretta a rientrare in casa e immobilizzata. Dopo averla rapinata di un collier e un anello che aveva addosso, avevano rovistato nelle stanze alla ricerca di una cassaforte.

Una rapina preparata con cura e in ogni dettaglio, preceduta da giorni di appostamenti per conoscere le abitudini della famiglia.

In carcere sono finiti S.G., 78 anni, sardo residente ad Adria (Rovigo), con precedenti per rapine in villa e vero e proprio organizzatore della rapina su commissione, e P.N., 50enne vicentino residente a Cordenons (Pordenone). Ai domiciliari D.A.D., 37enne di Pordenone, uno degli esecutori materiali. 

In corso altri approfondimenti su quattro persone indagate.

(Unioneonline/L)

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