Proseguono le indagini per la morte del bimbo di 4 anni annegato in piscina domenica scorsa a Bosco Mesola, in provincia di Ferrara.

La procura ha notificato due avvisi di garanzia, con l'ipotesi di omicidio colposo, a carico della madre del piccolo e del titolare dell'agriturismo Cà Laura: atti dovuti, fanno sapere gli inquirenti, per eseguire l'autopsia sul corpo del bambino.

Le posizioni giudiziarie dei due indagati sono diverse: quella della mamma verte sulla possibile non vigilanza del piccolo, quella del titolare dell'agriturismo è legata alle verifiche in corso sulla regolarità delle piscine.

Intanto le indagini dei carabinieri puntano a chiarire i contorni della tragedia: ascoltati tutti i testimoni, c'è un vero e proprio buco tra il momento in cui il bimbo era con la madre e alcuni suoi amici vicino alla piscina piccola, mentre stava mangiando un gelato, e quello in cui è stato visto sul fondo della piscina degli adulti.

Nessuno dei presenti lo avrebbe visto immergersi, né tantomeno annaspare mentre era in acqua. Molti di loro sono usciti dall'agriturismo dopo il fatto e vista la concitazione di quei momenti non sono stati identificati: da qui la richiesta degli inquirenti di farsi vivi nel caso avessero indicazioni da fornire.

(Unioneonline/D)
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