L'aumento più basso del numero di persone attualmente positive dell'ultimo mese, ma anche un numero basso di tamponi. Mentre continuano a svuotarsi i reparti ospedalieri e i morti superano quota 21mila.

Questi i dati forniti oggi nel consueto bollettino quotidiano della Protezione civile.

Le persone attualmente positive sono 104.291, 675 in più rispetto a ieri quando l'aumento era stato quasi doppio, di 1.363. Di queste, 3.186 sono in terapia intensiva (74 in meno rispetto a ieri), 28.011 i ricoverati con sintomi (-12), 73.094 in isolamento domicliare asintomatici o con sintomi lievi.

Le vittime odierne sono 602 e portano il totale a 21.067. Altre 1.695 persone sono guarite o sono state dimesse nelle ultime 24 ore, portando a un totale di 37.130 guariti dall'inizio dell'epidemia.

I contagi accertati dall'inizio dell'epidemia sono 162.488 (2.972 in più rispetto a ieri).

I tamponi complessivamente effettuati sono 1.073.689.

La tabella del ministero della Salute
La tabella del ministero della Salute
La tabella del ministero della Salute

REGIONE PER REGIONE - Sono 32.363 i malati in Lombardia (428 in più rispetto a ieri), 13.778 in Emilia-Romagna (-40), 13.055 in Piemonte (+290), 10.736 in Veneto (-30), 6.352 in Toscana (+95), 3.466 in Liguria (+101), 3.095 nelle Marche (+15), 4.022 nel Lazio (+102), 3.094 in Campania (+32), 2.082 a Trento (+2), 2.552 in Puglia (+40), 899 in Friuli Venezia Giulia (-408), 2.071 in Sicilia (+21), 1.800 in Abruzzo (+22), 1.564 nella provincia di Bolzano (+27), 622 in Umbria (-3), 900 in Sardegna (-14), 816 in Calabria (+25), 559 in Valle d'Aosta (-23), 265 in Basilicata (-5), 200 in Molise (-2).

Quanto alle vittime, se ne registrano 11.142 in Lombardia (+241), 2.705 in Emilia-Romagna (+90), 1.927 in Piemonte (+101), 906 in Veneto (+24), 538 in Toscana (+20), 793 in Liguria (+33), 728 nelle Marche (+15), 300 nel Lazio (+16), 260 in Campania (+12), 310 nella provincia di Trento (+10), 278 in Puglia (+11), 206 in Friuli Venezia Giulia (+4), 175 in Sicilia (+4), 232 in Abruzzo (+8), 214 nella provincia di Bolzano (+2), 53 in Umbria (+1), 80 in Sardegna (+5), 68 in Calabria (+1), 118 in Valle d'Aosta (+3), 19 in Basilicata (+1), 15 in Molise (+0).

LA TASK FORCE - Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli è stato evasivo sulla riapertura e ha rimandato ogni decisione al governo. "La task force sta lavorando con grande impegno ma non posso dire alcunché, non sarebbe corretto, sarà il presidente della task force decidere quando e come dire qualcosa". Così ha risposto a chi gli chiedeva della riunione in videoconferenza della task force presieduta da Colao con il premier Giuseppe Conte. "Il nostro lavoro è a disposizione del governo - ha concluso - e sarà l'esecutivo a prendere le decisioni".

Sia Borrelli che Massimo Antonelli del Comitato tecnico scientifico (Cts) non hanno risposto sulle vacanze estive e sulle modalità in cui si potranno svolgere. "Nessuno può rispondere ora a questa domanda", si sono limitati a dire.

IN TERAPIA INTENSIVA IL 65% SI SALVA - "La situazione delle terapie intensive è in miglioramento, grazie alla collaborazione con la Lombardia abbiamo fatto un paragone: i ricoverati in quella regione sono stati nelle ultime 4 settimane 3.862, i dimessi 1.296, i degenti sono ancora 1.240, con il 65% di sopravvivenza. Nel Lazio in un lasso di tempo simile sono stati 424 i ricoverati in terapia intensiva, un quarto dimesso e un quarto ancora degente. Sopravvivenza al 65%, la stessa". Lo ha detto Massimo Antonelli del Cts durante la conferenza stampa .

"Ciò vuol dire - ha aggiunto - che il grosso impatto per l'emergenza in Lombardia c'è stato sulle terapie intensive. Le misure di contenimento hanno ridotto il flusso verso le terapie intensive in altre aree. La severità della condizione dei malati è però simile, a prescindere dai numeri diversi nelle regioni. Conclusione: le misure hanno funzionato per contenere l'impatto in singole regioni e i pazienti, indipendentemente da dove si trovino, con le terapie intensive raggiungono un tasso di sopravvivenza di tutto rispetto".

(Unioneonline/L)
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