Alpinisti dispersi sul Gran Sasso, soccorritori bloccati da una bufera di neve: «Serve un miracolo»
La squadra è al sicuro in un rifugio a Capo Imperatore ma cresce la preoccupazione per Cristian Gualdi e Luca PerazziniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Crescono l’ansia e la preoccupazione per i due escursionisti dispersi da domenica pomeriggio nella Valle dell’Inferno, sul Gran Sasso. A ostacolare la macchina dei soccorsi una bufera di neve, con le forti raffiche di vento che hanno reso impossibile le attività di salvataggio. I due alpinisti sono il 48enne Cristian Gualdi, amministratore in un’azienda di infissi e serramenti, e il 42enne Luca Perazzini, elettricista. Entrambi appassionati ed esperti, alle spalle hanno numerose escursioni ed esplorazioni insieme.
Per ritrovarli sono sul posto da ieri undici operatori del Soccorso Alpino, che in queste ore si preparano a trascorrere la vigilia di Natale in un rifugio, in attesa di poter riprendere con le ricerche. In squadra anche 8 lavoratori dell'ostello e della funivia. «Qui abbiamo cibo a sufficienza, corrente, acqua calda e prodotti per l'igiene personale sono tutti a disposizione dei soccorritori e degli operatori del Centro Turistico del Gran Sasso (Ctgs), attualmente ospiti dell'Ostello di Campo Imperatore, in attesa che finisca la perturbazione». A parlare è Giusy Scimia, responsabile dell'Ostello, che rassicura sulla situazione a 2.115 metri di quota.
«Essendo un Ostello di montagna siamo preparati a un eventuale stato di emergenza: siamo attrezzati con scorte per rimanere qui almeno dieci giorni, gestendo fino a 25 persone. Ai soccorritori e ai tre operatori del Ctgs, addetti alla funivia, stiamo offrendo colazione, pranzo e cena e le camere per la notte. Altri ospiti non ci sono, in quanto domenica abbiamo fatto discendere tutti per le previsioni meteo avverse» continua Scimia; tre persone dello staff la stanno aiutando a dare ricovero agli avventori.
Nel frattempo a Fonte Cerreto, base della funivia del Gran Sasso, sono arrivati i familiari dei due escursionisti. Allertati anche alcuni psicologi.
(Unioneonline)