Dopo le accuse di molestie dell’anno scorso, fari puntati sulla 94esima adunata degli Alpini.

Il raduno parte oggi e si terrà a Udine, con gran finale domenica. Nessuno vuole che si ripeta quanto accaduto nel 2022 a Rimini quando al termine dell'evento alcune donne denunciarono di aver subito molestie.
Da giovedì a domenica il centro di Udine sarà invaso dalle penne nere: nel capoluogo friulano sono attesi, compresi gli spettatori, in 500mila. Momento clou sarà la sfilata di domenica. E mentre Udine e dintorni si attrezzano per accogliere l'adunata, con piani ad hoc per la sicurezza e la mobilità, gli Alpini ribadiscono: «La vigilanza per la tutela dell'ordine pubblico anche nella 94/a adunata sarà sicuramente garantita dalle forze dell'ordine».
Per un anno gli Alpini si sono preparati con vademecum contro la violenza di genere. Ma già scivolano di nuovo, lanciando l’allerta a non cedere a “provocazioni” orchestrate ad hoc: «Da parte degli Alpini c'è la ferma volontà di non rispondere a qualsiasi provocazione orchestrata da gruppi che vogliano disturbare il clima bello, pulito e sano di ogni raduno alpino, creando situazioni, come a Rimini, in cui qualcuno ha esagerato dando la colpa alle penne nere», dice il capogruppo di Ana Udine Centro, Lucio Favero.

Parole che fanno arrabbiare le femministe di Non una di meno che si chiedono «che tipo di formazione abbiano fatto gli Alpini nel loro tanto sbandierato progetto contro la violenza sulle donne se si rivelano “turbati” dalle testimonianze da noi raccolte» e se pensano che esistano tali “orchestrazioni”, e considerano "vana" la «speranza che per quest'anno a Udine si sia pensato a un piano per la safety e security che tenga conto anche delle questioni di genere, con una formazione specifica per gli addetti alla sicurezza».

E ricordano che, su Rimini, ci sono ancora «indagini pendenti, molte delle quali con codice rosso».

(Unioneonline/D)

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