Giuseppe Frigo è morto a Brescia all'età di 84 anni dopo una lunga malattia.

Noto penalista e giurista, è stato giudice della Corte costituzionale dal 2008 al 2016. Si era dimesso dall'incarico per motivi di salute.

Docente di diritto processuale comparato ed europeo si era laureato con lode in giurisprudenza nel 1957 nell'Università di Pavia. Sposato, con due figlie, ha collaborato attivamente alla riforma del codice di procedura penale del 1988 ed è stato presidente dell'Unione delle Camere Penali Italiane dal 1998 al 2002.

Il 21 ottobre 2008 era stato eletto al 22esimo scrutinio dal Parlamento in seduta comune, con 689 voti a favore (a fronte di una maggioranza richiesta di 572 pari a 3/5 dei componenti su 952), giudice della Corte Costituzionale, su proposta del Popolo della Libertà con il consenso anche di Partito Democratico e Unione di Centro.

Il suo nome, considerato figura "tecnica" e di convergenza, era stato avanzato su proposta dell'avvocato dell'allora premier Berlusconi, Niccolò Ghedini, dopo che la nomina del candidato di bandiera del PdL Gaetano Pecorella, era stata negata per mesi dal parlamento per la forte avversione di Pd e IdV.

(Unioneonline/M)
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