#AccaddeOggi: 23 settembre 1943, l’eroico sacrificio di Salvo d’Acquisto
Ottant’anni fa il giovane vicebrigadiere dei carabinieri offrì la sua vita per salvare un gruppo di civili destinati dai nazisti alla fucilazioneSalvo d'Acquisto (Wikipedia)
Ricorre oggi l’80esimo anniversario di uno dei gesti più eroici della Resistenza italiana al nazifascismo: il sacrificio di Salvo D’Acquisto.
Era il 23 settembre 1943, nel pieno della Seconda guerra mondiale, quando il giovane carabiniere di origine napoletana, allora poco più che ventenne, offrì la propria vita in cambio di quella di 22 civili rastrellati dai tedeschi per essere fucilati a Polidoro, località vicino a Fiumicino.
Ad essere giustiziato dai nazisti fu solamente il corraggiso vicebrigadiere, che secondo le testimonianze, prima che il plotone d’esecuzione premesse il grilletto, lanciò il grido “Viva l’Italia!”, dopo aver avvertito i suoi aguzzini: «Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura!».
Simbolo luminoso di devozione alla Patria, Salvo d’Acquisto ricevette la medaglia d’oro postuma al Valor militare ed è anche stato proclamato Servo di Dio sotto il pontificato di papa Giovanni Paolo II.
(Unioneonline/l.f.)