Un mese “da incubo” per la pesca illegale: 750 chili di prodotto sequestrati, 140 di ricci
Dall’8 gennaio all’8 febbraio sono scattate trentanove sanzioniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
750 chili di pesce sequestrati, 140 solo di polpa di ricci e ricci di mare. Il tutto nel giro di un mese, tra l’8 gennaio e l’8 febbraio. È il risultato dell’operazione SpINNaker (dove “Inn” sta per Illegale Non dichiarata e Non regolamentata), che ha coinvolto le Capitanerie di porto di Cagliari ed Oristano e gli Uffici circondariali marittimi di Arbatax, Bosa, Carloforte, Portoscuso e Sant’Antioco.
Trentanove in tutto gli illeciti contestati, tra civili e penali, per un totale di 42.617 euro di sanzioni amministrative pecuniarie: la maggior parte legate all’etichettatura o alla mancata tracciabilità del prodotto, ma non è tutto.
Tra le varie violazioni spicca anche la promozione, tramite social, della vendita di prodotti ittici, tra cui polpa di ricci, senza nessuna documentazione. In un caso è scattata la sanzione da 5000 euro per l’assenza dell’autorizzazione al commercio.
Stangate da 9mila euro anche in quattro casi di motopescherecci beccati in aree soggette a restrizioni sulla pesca, mentre a Santa Gilla è stato trovato anche un dilettante che esercitava pesca subacquea con l’autorespiratore (pratica vietata).
Duemila dei ricci sequestrati, ancora vivi, sono stati rilasciati in mare.
(Unioneonline)