Tragedia a Quartu, giovane morta in autoSalva l'amica: volevamo morire insieme
Potrebbe essere dimessa già domani dall'ospedale Michela Delle Cave, la giovane di 27 anni salvata ieri da un agente del Corpo forestale dopo che, con l'amica Sara Onnis, di 36, che invece è morta, ha tentato di togliersi la vita inalando il gas di due bombole a bordo di un'auto parcheggiata sotto un cavalcavia a una ventina di chilometri da Cagliari.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La giovane è ancora ricoverata nel reparto di Medicina Interna dell'ospedale Santissima Trinità a Cagliari dove le sue condizioni sono nettamente migliorate. I medici, comunque, preferiscono tenerla sotto osservazione ancora una giornata. Già ieri Michela Delle Cave è stata sentita dagli agenti del Commissariato di Quartu al lavoro per fare piena luce sull'episodio. Le risposte fornite dalla donna avrebbero confermato il doppio tentativo di suicidio. La 27enne nei prossimi giorni sarà sicuramente sentita nuovamente dagli investigatori che intendono ricostruire dettagliatamente tutte le fasi della vicenda e accertare le motivazioni della scelta delle due amiche che erano anche impegnate, con varie manifestazioni, nella lotta al femminicidio. La morte di Sara Onnis sarebbe avvenuta alcune ore prima del ritrovamento, mentre l'amica era ancora viva a bordo dell'auto. Un elemento questo probabilmente collegato al fatto che Sara ha respirato il gas direttamente da un tubo infilato in bocca, mentre Michela ha atteso la saturazione dell'abitacolo della vettura, forse proprio per questa ragione e per l'intervento dell'agente della Forestale la giovane non è morta. Sul corpo di Sara Onnis non sarà eseguita l'autopsia, il sostituto procuratore Guido Pani ha disposto la restituzione della salma alla famiglia.
La drammatica scoperta è stata fatta dagli agenti della Forestale sul litorale di Quartu. Giovedì le due amiche avevano organizzato un evento artistico sul femminicidio al Bastione a Cagliari. La manifestazione era stata annullata all'ultimo momento.
"Donne a pezzi. Frammenti di un corpo come frammenti dell'anima": questo il titolo dell'installazione artistica che Sara Onnis, 36 anni di Cagliari e Michela Delle Cave, 27, di origini napoletane ma residente a Quartu da quattro anni insieme al marito, avrebbero dovuto creare sulla terrazza del Bastione Saint Remy a Cagliari.
Avrebbero dovuto poggiare sul pavimento un manichino di donna fatto a pezzi con una singola parte del corpo segnata da un fiocco rosso sangue, per denunciare e portare sotto gli occhi di tutti la violenza sulle donne e il femminicidio. Lo stesso manichino che ieri mattina gli agenti del Corpo forestale e del Commissariato di Polizia di Quartu Sant'Elena hanno trovato nel portabagagli della Ford Fiesta parcheggiata sotto un cavalcavia tra la Provinciale 17 e la nuova Statale 125, a una ventina di chilometri da Cagliari, a bordo della quale si trovavano le due donne che avevano deciso di togliersi la vita respirando il gas di due bombole.
Un gesto annunciato con due lettere, lasciate a casa per amici e familiari, che solo Sara Onnis ha portato a termine, mentre Michela Delle Cave è stata salvata dall'intervento di un agente del Corpo forestale. La giovane è ricoverata all'ospedale Santissima Trinità e sta bene. "Volevamo morire insieme" ha detto ieri sera agli inquirenti
L'auto è stata scoperta poco prima di mezzogiorno. Una pattuglia della Forestale ha notato il veicolo con due persone a bordo. L'agente, avvicinandosi, ha visto le giovani prive di sensi: sul corpo di Sara era ben visibile il tubo collegato a una bombola di gas. Con una pietra ha sfondato il vetro, nel tentativo di salvare loro la vita. Per Sara non c'è stato nulla da fare. Michela Delle Cave è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Santissima Trinità di Cagliari. A bordo del veicolo gli agenti del Commissariato di Quartu hanno trovato le due bombole di gpl usate per il suicidio, il manichino fatto a pezzi e la locandina della performance artistica. I poliziotti, ieri, hanno lavorato tutta la giornata per fare piena luce sull'episodio, per chiarire le ragioni del gesto. Trovate le lettere ogni dubbio è stato fugato. Nei messaggi che Sara e Michela, legate da amicizia e da un forte legame artistico, hanno lasciato ai familiari ci sarebbero chiari riferimenti a un disagio esistenziale insopportabile, un malessere che le avrebbe spinte a togliersi la vita.