Vicino a lui, a pochi metri, un'arma costruita artigianalmente, pare realizzata da lui stesso, Giulio Loddo, 64 anni, noto col soprannome di "Pinco". Nomignolo, tuttavia, che (familiare a tutti) non era gradito al pensionato e oggi suona, per molti, come un'offesa alla memoria. La tesi degli investigatori è che un colpo possa essere partito accidentalmente dall'arma che l'uomo stava costruendo, uccidendolo. Tuttavia al momento non vengono escluse altre ipotesi. Giulio Loddo, un passato da panettiere ed emigrante, allevava bestiame sulla collina. Il paese non vuole però archiviarne la memoria sotto l'etichetta del dramma della solitudine e dell'emarginazione: "Non si trattava di una persona grigia - dice di lui chi lo ha conosciuto - aveva sempre il sorriso sulle labbra. Tortolì ha sempre rispettato Giulio, e Giulio rispettava tutti". Il ricordo, oggi commosso, sfiora anche i toni del lirismo: "Lui non se n'è andato. Dalla collina, da cui ci dominava, continuerà a guardarci, come ha sempre fatto".
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