Tortolì, indagine sull'aeroportoSequestrato il contratto d'affitto
Sulle vicende dell'aeroporto di Tortolì indaga la magistratura. I militari della Guardia di Finanza di Arbatax si sono fatti consegnare le copie del contratto stipulato il 31 marzo 1994 da Aliarbatax a favore della GeartoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Procura di Lanusei ha fatto acquisire negli uffici del Consorzio industriale i documenti riguardanti l'aeroporto diventato di proprietà dell'ente consortile a seguito dell'acquisto (in data 17 dicembre 2002, presidente Franco Ammendola) del pacchetto di maggioranza di Aliarbatax dal gruppo Mazzella. I militari della Guardia di finanza di Arbatax si sono fatti consegnare le copie del contratto d'affitto stipulato il 31 marzo 1994 da Aliarbatax a favore della Gearto, società controllata sempre dal gruppo Mazzella, che ha gestito l'aeroporto ogliastrino, fino a pochi mesi fa prima di essere stata messa in liquidazione dai proprietari. Quello effettuato a settembre dalle Fiamme gialle è solo l'ultimo sequestro di documentazione disposto dal pm Domenico Fiordalisi che il 18 febbraio di quest'anno ha aperto un fascicolo di indagini (al momento contro ignoti) sulla vicenda Consorzio Industriale-aeroporto. Insieme al contratto d'affitto firmato nel 1994 sono stati sequestrati anche i due contratti integrativi stipulati tra le parti il 6 maggio del 1999 e il 20 dicembre del 2002, oltre all'elenco delle opere e attrezzature aeroportuali finanziate dalla Regione per un importo complessivo di 714 milioni di vecchie lire. Il finanziamento pubblico era venuto a mancare a seguito dell'uscita del Consorzio industriale (allora guidato da Tanino Melis) dalla Gearto che così veniva a perdere la caratteristica di società di gestione a maggioranza pubblica, requisito necessario per poter usufruire di finanziamenti regionali. Da quel momento l'onere dei lavori di manutenzione e aggiornamento viene fatto gravare (sulla base dei contratti integrativi stipulati nel 1999 e nel 2002) esclusivamente sulla società Aliarbatax proprietaria della pista . Che a sua volta risulta beneficiaria da parte di Gearto di un canone annuo aggiornato nel 1999 a 730 milioni di vecchie lire.
La giunta regionale guidata da Ugo Cappellacci si è ora impegnata a voltare pagina sulla vicenda aeroporto attraverso il riscatto delle azioni Aliarbatax dal Consorzio, che per effettuare l'acquisto si era esposto con le banche per oltre cinque milioni di euro. La creazione di una società di gestione completamente pubblica ha invece comportato la liquidazione della Gearto (titolare di un contratto d'affitto della pista con scadenza nel 2024) con cinquecentomila euro di buonuscita e dell'abbuono di altri seicentomila euro di canoni arretrati a pareggio di lavori di manutenzione eseguiti da Gearto. Si calcola che l'intera operazione aeroporto verrà a costare alla Regione oltre 11 milioni di euro, compresa la istituzione di un volo di linea con Roma.
NINO MELIS