Èstato un programma più austero del solito, visto che la crisi è pressante e a ciò si è aggiunta l'assenza di un contributo da parte del Comune.

Ma la 58° edizione della sagra di Santa Barbara, patrona di Bacu Abis, non ha deluso.

Sono mancati i fuochi d'artificio, che ogni anno richiamavano un pubblico numerosissimo nella frazione di Carbonia, ma i momenti di spettacolo - in primis quello de La Pola - hanno compensato la delusione.

Assai partecipato anche il programma religioso, che alla processione per la commemorazione dei caduti in guerra e in miniera, ha visto l'immancabile presenza dei minatori della Carbosulcis.

Con loro anche le associazioni dei marinai e degli artiglieri. Un momento che è stato l'occasione per riflettere sull'emergenza più pressante: la mancanza di lavoro.

I festeggiamenti religiosi si sono conclusi con la processione domenicale per le vie del paese, con il simulacro e le reliquie di Santa Barbara.

Ad animare la processione i gruppi folk di Serbariu, Barbusi, Gonnesa, Nuraxi Figus, Flumentepido, San Giovanni Suergiu, il carro a buoi Satta di Domusnovas, i cavalieri Santa Barbara, l'associazione provinciale paracadutisti Folgore.
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