In 31 anni sono riusciti ad assistere centinaia di malati psichici affiancandosi, se non addirittura sostituendosi in toto alle strutture sanitarie pubbliche: un'autentica stampella della Asl 7.

C'erano mille buoni motivi oggi per festeggiare i 31 anni esatti dell'associazione Asp (Assistenza sofferenti psichici), "per un traguardo raggiunto grazie alla resilienza e talora resistenza di tutti i soci - dichiara la presidente Maria Orecchioni, moglie dello storico fondatore Giorgio Matteu - che negli anni non si sono risparmiati per donare il proprio tempo alle persone fragili".

Così oggi a riconoscere l'apporto basilare di questo sodalizio c'erano anche il vice sindaco Michele Stivaletta, il consigliere regionale leghista Michele Ennas e la consigliera comunale Monica Atzori, le psichiatre del Centro salute mentale dell'ospedale Sirai Gesuina Intilla e Giuliana Carta.

Tutto ebbe inizio nel 1991 quando Matteu insieme ad altri decise di fondare l'associazione a tutela di tutte quelle persone che attraversavano momenti di difficoltà legati alla sfera psichiatrica. 

"Dopo 31 anni sono rimasto l'unico socio fondatore - spiega Matteu - e nonostante tutte le difficoltà legate al mondo dell'associazionismo, siamo riusciti a tenere in vita una realtà che dà sollievo alle famiglie della città e del Sulcis Iglesiente".

L'Asp ha vissuto anche peripezie incredibili, fra cui uno sfratto clamoroso, il cambio continuo di sede (ora gestiscono uno spazio comunale in via delle Cernitrici). Non offre solo un aiuto morale ma i soci si impegnano per risolvere i problemi burocratici o di vita quotidiana dei frequentatori. "Siamo - conclude Orecchioni - una famiglia allargata". La stessa Asl 7 del Sulcis riconosce che senza l'Asp tantissime terapie non sarebbero potute neppure decollare.

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