C'è una disposizione tassativa: i libri devono essere scritti da donne.

Ma a leggerne i brani - in un quarto d'ora - potranno essere anche gli uomini.

A una condizione, però: "non uomini genericamente tali", bensì coloro che abbiano cominciato a mettere in discussione la cultura patriarcale e vogliano avere rapporti diversi con le donne.

Ritorna, in piazza Pichi, "Il libro che mi piace", manifestazione culturale curata dall'associazione "La Mandragola": si tratta di letture ad alta voce, in pubblico, di brani tratti da opere esclusivamente di scrittrici.

Le regole sono quelle che hanno caratterizzato, fin dall'inizio, la manifestazione: ognuno ha un quarto d'ora a disposizione per brevi notizie biografiche sull'autrice e sul contenuto dell'opera scelta, lettura dei brani scelti. Prossimo appuntamento sarà giovedì, 4 agosto, alle 19.

Perché solo scrittrici? "Non certo per una sottovalutazione della cultura maschile che è ricca e splendida - osserva Luisa Tocco, responsabile dell'associazione - saremmo tutti più poveri/e senza Dante o Thomas Mann o Picasso, giusto per citarne alcuni; quanto per poter contribuire, insieme ad altre che lo stanno facendo da molto, a costruire una genealogia femminile che accanto a quella maschile, che già esiste, dia una visione completa della produzione sapienziale di uomini e donne".
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