Il lentisco per restituire il verde alle zone minerarie dell'iglesiente
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C'è una pianta, assai comune nel territorio, capace di rigenerarsi anche nelle zone più compromesse, quali i terreni minerari, arginando così la dispersione delle sostanze inquinanti.
A una condizione particolare: entri in contatto con i microrganismi che, inoculati, la rendono più forte.
È il "pistacia lentiscus", questo il nome scientifico del lentisco, arbusto assai diffuso nelle campagne del territorio.
È una scoperta suggestiva, quella fatta dai ricercatori dell'Università di Cagliari: un team multidisciplinare - che vede da anni in prima fila i gruppi guidati da Elena Tamburini (docente microbiologia generale, dipartimento Scienze biomediche) e da Alessandra Carucci (pro rettore Internazionalizzazione, dipartimento Ingegneria civile, ambientale e architettura) - ha effettuato ricerche che possono trovare applicazione nei terreni minerari, dove la vegetazione è scarsa o inesistente.
Nel frattempo, però, il territorio assiste allo stallo delle operazioni di bonifica.
(approfondimenti su L'Unione Sarda di domani, martedì)