Fino a qualche mese fa poteva esprimere le sue emozioni con uno sguardo e un sorriso, un pianto o una risata.

Poi, per caso, Valentina Mologni - affetta da una grave forma di tetraparesi spastica che la costringe su una carrozzina e le impedisce di comunicare - ha visto un "tablet" e ha fatto capire di essere incuriosita.

Così le sorelle hanno deciso di regalargliene uno, giusto per provare. Ma quello che doveva essere un tentativo si è trasformato in qualcosa di più.

Molto di più. Quell'oggetto - per tanti strumento di lavoro, per altri semplice capriccio - è diventato come una tela sulla quale "rovesciare" le sue emozioni usando i colori.

È stata Iglesias a ospitare la prima mostra - dal titolo "Arte che...Vale" della giovane donna, nata a Cagliari e attualmente residente a Reggio Emilia con una delle due sorelle.

Un'esposizione fortemente voluta da Alessandra Contu, amica di Valentina ("ci siamo conosciute all'ospedale", racconta) e presidente dell'ASAMSI (associazione per lo studio delle atrofie muscolari infantili) in stretta collaborazione con l'associazione "Prospettive": una trentina le tavole che sono state esposte nella sala Remo Branca, arricchita anche dall'allestimento grafico curato dall'architetto Michele Pistis.

"Ognuno, osservando le opere di Valentina, ha ritrovato un significato, di sicuro ha provato un'emozione forte - commenta Alessandra Contu - lei sa cosa vuole comunicare ed è meraviglioso che possa farlo attraverso i colori, mettendoli insieme e dando vita a una forma artistica".

Chi avesse perso la prima mostra di Valentina, avrà nei prossimi giorni la possibilità di vedere le sue opere: il 28 luglio saranno esposte al castello Salvaterra, in occasione del concerto di Tony Kofi e del suo Jazz Quartet.
© Riproduzione riservata