Iglesias, traffico di rifiuti: indagato il consigliere regionale Gigi Rubiu
Richiesta di rinvio a giudizio per l'esponente di Fratelli d’Italia. Con lui altri 10 sotto accusa: contestata anche una presunta truffa ai danni della ProvinciaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’ipotesi del pubblico ministero Giangiacomo Pilia è che nella discarica per rifiuti “Inerti ex 2A - Ecoinerti srl” di Iglesias, tra l’aprile 2021 e il giugno 2022 siano finiti, in modo continuativo e organizzato, ingenti quantità di rifiuti non consentiti. Materiali che, per tipologia, sarebbero dovuti essere destinati ad impianti di categoria superiore. Riducendo i costi di smaltimento, il responsabile legale della società Gianluigi Rubiu (67 anni di Iglesias, consigliere regionale di Fratelli d’Italia), il figlio Andrea (37), socio dell’azienda, e il dipendente Andrea Caschili (59), avrebbero ottenuto un illecito guadagno di oltre 191mila euro. Complessivamente sono 11 gli indagati per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio
Udienza preliminare
È fissata per il primo aprile davanti al Gup del Tribunale, Michele Contini, l’udienza preliminare che dovrà fare il primo vaglio sul materiale raccolto dalla Procura, stabilendo se sia sufficiente per celebrare un processo. Oltre ai legali rappresentanti e al dipendente della Ecoinerti di Iglesias è stato chiesto il rinvio a giudizio anche per alcuni titolari di aziende produttrici di rifiuti che avrebbero conferito nella discarica.
Si tratta dei cagliaritani Marcello e Massimiliano Saba (56 e 54 anni), Fausto Loi (55, di Lanusei), Giuseppe Ignazio Massenti (70, di Cagliari), Fabio Giua (46, di Olbia), Mario Siddi (72, di Selargius) e Luca Lemmi (52, di Pontedera). Nei guai anche Teresa Fabbri (65 anni, di Sestu), legale rappresentante di un laboratorio analisi sospettato di falso per aver corretto un documento poi finito nell’indagine. Oltre agli 11 per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio ci sarebbero anche altri indagati per i quali la Procura ha deciso di procedere separatamente.
L’inchiesta
L’indagine è stata aperta nel 2021 e affidata ai Carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe). Gianluigi e Andrea Rubiu, con Andrea Caschili, sono accusati oltre che di concorso in traffico illecito di rifiuti, anche di una presunta truffa ai danni della Provincia del Sud Sardegna. Avrebbero attestato che parte del materiale smaltito provenisse dal “rifacimento di piste interne”, ottenendo così l’autorizzazione dell’Ente per poi sotterrare dei rifiuti. I titolari e i responsabili legali delle società che hanno conferito i rifiuti in discarica, invece, sono accusati di averli spacciati per inerti non pericolosi, così da ridurre le spese per lo smaltimento. In realtà – stando alle indagini dei carabinieri – qualche volta sarebbero stati conferiti anche isolati in bitume, guaine, cartongesso, isolanti, fanghi di potabilizzazione e altro materiale che sarebbe invece dovuto finire in altri impianti maggiormente attrezzati.
Le difese
A difendere gli indagati ci sono gli avvocati Guido e Federico Manca Bitti, Gianluigi Perra, Giorgio Murino, Massimo Graziano, Giuseppe Durgoni, Emanuele Pisano, Andrea Usai e Giorgio Loi. I legali interpellati ritengono i propri assistiti estranei alle contestazioni, pronti a dare battaglia davanti al giudice.
Francesco Pinna