"Rispetta il prossimo tuo come te stesso": è la scritta che compare sul cartello sistemato dai componenti del "Comitato abitanti ex Casermette" sul palo che indica via fra Nicola da Gesturi, all'angolo con piazza Buozzi. Una provocazione, un modo per sensibilizzare gli incivili che lasciano montagne di rifiuti ovunque.

Anche ad un passo dalle loro case.

"Siamo stanchi di vedere cumuli di spazzatura a ridosso delle abitazioni - denuncia Matteo Medda - è certo che gli incivili sono da condannare per il loro comportamento, visto che i rifiuti non devono essere lasciati dove capita. Ma è altrettanto evidente che un luogo poco curato come lo è questa zona, praticamente abbandonata, favorisce il comportamento di queste persone. Lo sporco, insomma, porta altro sporco".

Il tema "sacchetto selvaggio" fa sempre discutere.

"Entro l'autunno - assicura Francesco Melis, assessore all'Ambiente - avremo altre 30 telecamere, da aggiungere alle 8, tra fisse e mobili, di cui già disponiamo".

L'amministratore comunale fa sapere che - da maggio ad agosto - sono venti le contestazioni fatte per rifiuto selvaggio. Le zone della città prese maggiormente di mira da chi non si cura dei danni provocati dal fenomeno di rifiuto selvaggio - in termini di igiene, decoro e costi aggiuntivi per la rimozione - sono ormai ben conosciute: via Goldoni, Campo Pisano, Cruccueddu, l'area del multisala, alcuni angoli del centro storico, angolo piazza Buozzi e via fra Nicola da Gesturi.
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