Iglesias, lavori ventennali e spese alte: futuro incerto per le case di riposo
Al momento l'unica certezza è che Casa Serena, il mega istituto di riposo che pesa sul bilancio comunale oltre 2 milioni e mezzo di euro all'anno, dovrà essere chiuso.
Anche se ancora non si conosce la data. Tutto dipende dal completamento dei lavori nell'altra struttura per anziani, il Margherita di Savoia, più piccola e meno onerosa da gestire.
Ma c'è un problema: è in ristrutturazione da più di un ventennio e il taglio del nastro annunciato più volte è finora saltato.
Al momento il Comune sta intervenendo per ottemperare ad alcune prescrizioni fatte dai vigili del fuoco in materia di sicurezza: in particolare per quanto riguarda le vie di fuga e il posizionamento di estintori.
Arduo ipotizzare una data per l'apertura della struttura, ma difficile possa avvenire entro giugno. Nel frattempo il Comune dovrà decidere quale futuro riservare a Casa Serena, un tempo tenuto in piedi dalla Regione e fiore all'occhiello nel campo dell'assistenza agli anziani.
Per programmare il nuovo volto dell'istituto, ponendo anche un occhio di riguardo al personale attualmente impiegato nella struttura, l'assessore Ferrara assicura che saranno coinvolte le parti sociali.
Al momento gli ospiti della Casa, che si trova nel rione Serra Perdosa, sono 64. I costi maggiori sono determinati dalla gestione della struttura, per la quale la Regione non eroga fondi.