Un rimpasto finalizzato a garantire gli equilibri interni della coalizione, anziché dare risposte alla città. È impietoso il giudizio dei gruppi di minoranza sull'allargamento della Giunta guidata dal sindaco Emilio Gariazzo.

"Un rimpasto che ha visto la moltiplicazione degli assessori - ha detto Luigi Biggio, capogruppo FI - senza tener conto che ormai la maggioranza si regge con 13 consiglieri, quindi una Giunta formata dalla metà più uno degli stessi consiglieri. Con il Pd diventato ormai il partito egemone e che, di fatto, apre la campagna elettorale per le prossime comunali".

La bocciatura dell'esecutivo, passato da 5 a 7 assessori, è avvenuta nel corso di una conferenza stampa organizzata stasera da alcuni esponenti di tutti i gruppi che rappresentano l'opposizione. Per Gian Marco Eltrudis il sindaco "continua a pensare agli equilibri politici anziché dare risposte ai problemi, compresi quelli di chi protesta per la perdita di posti di lavoro che, spesso, ha a che fare con l'amministrazione". Giorgio Carta (Cas@Iglesias) ha definito "contraddittorio" il comportamento del sindaco: "Ha sempre dichiarato che non ci sono soldi per qualsiasi iniziativa, soprattutto per le fasce più deboli, poi incrementa il numero degli assessori".

Vito Didaci (Gruppo Misto) ha rimarcato che "ormai non c'è più una maggioranza, visto che il sindaco ha perso il sostegno di due gruppi della coalizione e in Giunta non c'è neppure un assessore in quota Sel. I numeri ci dicono che gli elettori non hanno più la maggioranza che loro avevano indicato".

Alberto Cacciarru (nuovo Pci) ha fatto gli auguri "non ai nuovi assessori ma ai cittadini, che dovranno tenersi questi amministratori per un altro anno e mezzo". Gianfranca Mannu (FI) ha parlato di "una maggioranza totalmente assente di fronte a una città e un territorio sempre più in crisi". "Se qualcuno mi chiedesse quale provvedimento ha adottato questa amministrazione per la città, non saprei rispondere", ha detto Simone Saiu.
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