Non ci sono scuse: ogni ora del giorno e della notte è buona per prendere in prestito un libro. E leggerlo, avendo poi cura di restituirlo. O, nel caso in cui ci si affezionasse, tenerlo. A patto, però, di portarne un altro in sostituzione.

È la "BiblioCabina": dove c'era il telefono, ora ci sono i libri. Centinaia. E di vari generi. È la creativa iniziativa ideata e messa in pratica dai giovani dell'associazione "Trevessu" di Iglesias, presieduta da Claudia Pischedda. Un'idea innovativa, che si è concretizzata con la rivisitazione della vecchia cabina telefonica di via Gramsci, di fronte al mercato civico.

La grafica è stata curata da Marina Brunetti, che ha vinto il concorso bandito per l'occasione. La "BiblioCabina" è in costante aggiornamento, giacché sono gradite nuove donazioni: per questo, all'interno, c'è una scatola nella quale si possono lasciare altri libri da donare per arricchire la singolare biblioteca. Un'iniziativa che confida sul buon senso e sul senso civico ma, soprattutto, sul rispetto doveroso che si deve ai giovani promotori.

"Il nostro è un servizio basato sulla fiducia - argomenta Andrea Porceddu, uno dei soci di Trevessu - i libri sono a disposizione di tutta la collettività". Tutti possono usufruirne e, allo stesso tempo, devono preservare il servizio.
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