E' stato arrestato per omicidio volontario Anthony Muscas, di 20 anni, nipote di Maria Santoro, la pensionata di 65 anni uccisa a coltellate ieri sera a Serramanna, un paese del Medio Campidano. Il giovane, affetto da disturbi psichici e seguito da tempo dal Centro di salute mentale, viveva con la nonna da quando aveva tre anni. I carabinieri lo hanno rintracciato poco dopo le 22 e lo hanno portato in caserma: è stato l'ultimo a vederla in vita e dopo l'interrogatorio lo hanno arrestato. I militari della Compagnia di Sanluri e del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cagliari hanno lavorato tutta la notte per ricostruire il delitto, avvenuto in una abitazione in via XXV Aprile, e individuare il possibile movente. A quanto pare il giovane ieri sera avrebbe avuto una violenta discussione con la nonna, un litigio furibondo. Secondo le prime ricostruzioni - gli investigatori non hanno confermato l'ipotesi - il ventenne avrebbe chiesto dieci euro alla nonna per andare al circo. Soldi che la donna si sarebbe rifiutata di dargli. A quel punto la mente di Anthony sarebbe andata in corto circuito. E in preda all'ira avrebbe afferrato un coltello da cucina e si sarebbe avventato sull'anziana. Secondo quanto accertato dal medico legale la donna sarebbe stata raggiunta da trenta coltellate. Una furia inarrestabile e violenta tanto che il piccolo coltello da cucina utilizzato per il delitto si sarebbe anche rotto. Il giovane si è poi allontanato da casa in tutta fretta lasciando la nonna in fin di vita in una pozza di sangue. Quando nella casa sono arrivati i medici del 118 e i carabinieri per Maria Santoro non c'era più nulla da fare.

IL RITRATTO DELL'OMICIDA - Il giovane viveva con la nonna dall'età di tre anni. Soffriva di problemi psichici, tanto che un anno fa era stato sottoposto al trattamento sanitario obbligatorio, ed era seguito dal Servizio di salute mentale. Non aveva mai dato segni di particolare violenza, viveva tranquillamente come tutti i giovani. Ieri sera dopo aver trascorso il pomeriggio con un amico è tornato a casa per cena e si è seduto in cucina a mangiare un trancio di pizza. Proprio in quel momento, secondo quanto accertato dai carabinieri, avrebbe ripensato alla sua vita, alle difficoltà, alle sofferenze, al dramma vissuto accusando la nonna di essere stata troppo rigida e severa con lui. Sarebbe questa la giustificazione fornita da Muscas ai militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cagliari, e ai colleghi della Compagnia di Sanluri e della stazione di Serramanna che lo hanno bloccato, pochi minuti dopo il delitto, in una stradina periferica del centro. "Alternava momenti di lucidità a momenti di confusione - ha sottolineato il comandate provinciale dei carabinieri, Davide Angrisani - ha raccontato con tranquillità quanto accaduto ai militari intervenuti immediatamente dopo il delitto". Il giovane con gli indumenti sporchi di sangue è stato accompagnato in caserma dove è stato interrogato e arrestato per omicidio volontario.

"LA NONNA COME STA?" - "Ma la nonna come sta?". E' questa una delle frasi che Antony Muscas ha ripetuto ai carabinieri durante l'interrogatorio subito dopo il delitto. Il ventenne mentre ricostruiva quanto accaduto nell'appartamento di Serramanna, sembrava non capire la gravità dell'accaduto e di non ricordare di aver ucciso la nonna a coltellate. Secondo quanto accertato dai militari il giovane si sarebbe avventato sull'anziana proprio in cucina. Ha afferrato il piccolo coltello che stava utilizzando per tagliare un trancio di pizza e ha colpito ripetutamente l'anziana. I fendenti sono stati talmente violenti che il coltello si è rotto. Ma Muscas non si è fermato, ha afferrato un coltellaccio e ha inferto altri colpi all'anziana, già a terra.

A far scattare l'allarme è stata una vicina di casa della vittima che ha sentito le urla di Maria Santoro e poi ha visto uscire da casa il nipote. La vicina ha anche chiesto spiegazioni al giovane che in stato confusionale ha farfugliato qualche cosa allontanandosi. Poi sul posto è arrivata la figlia della vittima che è entrata in casa e ha trovato il cadavere. I carabinieri, raccolta la sua descrizione, si sono messi alla ricerca del giovane. Muscas è stato bloccato dai militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cagliari. "I carabinieri hanno agito prontamente con efficienza e professionalità - ha evidenziato il comandante provinciale, col. Davide Angrisani - il dispositivo che era già sul territorio ha saputo reagire tempestivamente e dopo pochi minuti l'autore è stato assicurato alla giustizia".
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