La guerra di Sandro, titolare di un minuscolo supermercato in un quartiere residenziale di Sassari, ricorda quella di Davide contro Golia. Sassarese di 45 anni, Sandro Loriga è originario di una famiglia di commercianti. Il suo minimarket, a differenza di tutti gli altri e soprattutto della grande distribuzione, apre la notte per dare un servizio a chi di giorno lavora e non può permettersi di andare a fare la spesa. La sua decisione di lavorare quando gli altri tirano giù le serrande ha trovato mille ostacoli e dato vita a decine di verbali, querele e contro querele. Un braccio di ferro iniziato sei anni fa, durante il quale per ben due volte il commerciante si è rivolto anche al Presidente della Repubblica, incassando prima un parere positivo e di recente una bocciatura. "Per sopravvivere allo strapotere della grande distribuzione - spiega - ho pensato di offrire un servizio che in città mancava, ma la mia scelta deve aver dato fastidio a qualcuno". Nel piccolo supermercato, che nel fine settimana resta aperto fino all'una del mattino, Sandro Loriga ha una clientela varia. A lui si rivolgono i ragazzini che nelle sere d'estate vogliono bere una birra fresca nel giardinetto davanti al negozio, ma anche i professionisti che alle undici di sera si accorgono che hanno il frigo e la dispensa vuota. La guerra di Sandro è iniziata nel 2005. Sei anni fa il commerciante chiede al Comune di Sassari l'autorizzazione ad aprire la notte. Il Comune si oppone e nel 2007 l'uomo si rivolge al Consiglio di Stato, che nel 2008 gli dà ragione. Una sentenza che porta la firma, dopo il ricorso straordinario al Capo dello Stato, del Presidente della Repubblica, che Sandro mostra con fierezza e che gli consente di tenere aperto il negozio fino all'1.30 del mattino. Una prima battaglia è vinta. Davanti a questo verdetto anche il Comune gli concede l'ordinanza. Ma qualcuno del vicinato si lamenta per il via vai di giovani davanti al market e in un anno la polizia municipale stila quattro verbali e nel 2009 arriva la revoca dell'ordinanza notturna. Ma Sandro continua ad aprire e a servire i nottambuli. E la municipale sforna altri verbali. Sandro si sente vessato e si rivolge alla magistratura sassarese. Poi, lo scorso anno, parte un nuovo ricorso al Consiglio di Stato. Ora la doccia fredda: appello respinto, l'ordinanza di apertura notturna viene revocata. Ma Sandro non demorde e annuncia che si farà forte del 'salvagentè che il Governo ha lanciato a lui e a tutti i commercianti per far fronte alla crisi: il decreto legge che consente a tutti i negozi di tutta Italia di aprire, se lo vogliono anche 24 ore su 24.
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