La denuncia presentata da un istituto bancario ha dato origine a una complessa indagine da parte della Squadra mobile di Sassari che individuato otto truffatori.

In quattro mesi gli indagati si sono presentati agli sportelli con documenti di identità – risultati sempre autentici – per aprire un conto corrente e avere prestiti. Questi, con importi fino a 15mila euro, venivano poi prelevati o trasformati in assegni bancari dai finti clienti che non hanno mai restituito quanto erogato.

Solo nel momento dell’integrazione delle pratiche di concessione dei prestiti la banca ha appurato che le dichiarazioni Cud e Isee fornite, oltre alle buste paga dei tre mesi precedenti la richiesta di finanziamento, fossero sempre false. I documenti infatti sono risultati intestati a codici d’impresa o titolari di aziende spesso inesistenti e non censite dall’Inps.

I truffatori – uomini e donne tra i 28 e i 45 anni, alcuni dei quali avevano rapporti da loro - hanno dichiarato di essere dipendenti di ditte, società e imprese che invece non li hanno mai annoverati fra il loro personale. Tutti sono stati denunciati.

(Unioneonline/s.s.)

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