Manca la querela, nessuna condanna. Finisce in corte d'appello con “il non doversi procedere” la vicenda di un 43enne sassarese accusato di furto aggravato ai danni di due distributori di bibite.

Fatti avvenuti in ambito ospedaliero e universitario con l'uomo che, nel 2015, avrebbe preso di mira l'impianto del Palazzo Rosa, già preda di altre incursioni, scassinandolo di 92 euro e 50.

E appena un mese dopo il bottino si fa più consistente perché dalla “macchinetta” della Facoltà di Farmacia in via Muroni, tra rumori di lamiere e nascondigli in bagno, il ladro si impossessa di ben 650 euro.

Una presenza, quella dell’uomo, che non passa inosservata: ma se in diversi riconoscono il 43enne nessuno si preoccupa di prenderne le impronte sul distributore né di perquisirlo.

E così i giudici ritengono, in abbreviato, che le prove a carico dell'imputato, difeso dall'avvocato Nicola Ribichesu, siano insufficienti. La procura impugna allora il provvedimento e si arriva alla decisione di oggi con l'uomo per cui la corte, presieduta da Salvatore Marinaro, decide di non doversi procedere perché mancava la querela contro l'accusato.

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