Condannata per diffamazione, dovrà risarcire il medico sassarese Antonio Pintus e dovrà anche pagare le spese legali. 

Sotto accusa, a seguito di una querela, era finita una no vax che era intervenuta contro l’infettivologo durante il periodo della pandemia Covid. Non semplici critiche, le sue, espresse nell’ambito della continenza formale. Ma insulti: «Poveraccio», aveva commentato sui social, «da quando c’è il Covid ha specificato la sua qualifica nel suo nome. Finalmente era arrivato il momento in cui si sarebbe sentito importante e affascinante. Qualche donna avrebbe accettato di conigliare con lui», aveva proseguito, per poi utilizzare parolacce e sostenere che «le donne continuano a evitarlo». 

La denuncia era arrivata in Tribunale. E ora è stata emessa la prima sentenza: condanna. 

«Alla fine chi insulta e offende in modo totalmente gratuito, volgare e violento non la passa liscia», spiega Pintus . La signora in questione «che mi aveva duramente attaccato, sul piano professionale e personale, solo perché facevo il mio dovere di medico durante la pandemia di Sars-Cov2, è stata condannata a risarcirmi monetariamente, in più dovrà pagare pure le spese legali: i novax non sono in grado di argomentare nulla a parte offendere e minacciare,sono questa roba qua». 

(Unioneonline/E.Fr.)

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