Sassari, il Tar dà ragione al Comune: bocciati i ricorsi della Champoluc e della CosarSe
Sono stati dichiarati inammissibili e infondati. Le due aziende volevano investire all'Argentiera e a BaratzPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L'amministrazione comunale di Sassari ottiene vittoria piena sulle due immobiliari che volevano realizzare investimenti nelle aree dell'Argentiera e di Baratz ed erano state bloccate dopo la delibera del Consiglio Comunale che riperimetrava le zone F4, turistico-alberghiere. Il Tribunale amministrativo regionale della Sardegna ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Champoluc in parte per difetto di interesse e in parte lo ha rigettato siccome infondato. Rigettato perché infondato il ricorso della CosarSe.
Nelle 31 pagine della sentenza è ricostruita la vicenda iniziata con la Giunta precedente, guidata dal sindaco Nicola Sanna che aveva fatto una procedura esplorativa per capire se c'erano imprese intenzionate a investire. Si era fatta avanti la Champoluc di Rimini con un progetto da 150 milioni tra alberghi, percorsi naturalistici e opere che riguardavano non solo l'Argentiera, tra Porto Palmas e la Frana, ma anche Palmadula. La CosarSe invece voleva realizzare un albergo nell'area di Baratz.
Il Tar ha evidenziato anzitutto che è competenza del Consiglio Comunale di Sassari l'individuazione delle zone turistico-alberghiere e che all'epoca della procedura esplorativa della Giunta Precedente, le aree individuate dalla Champoluc non erano F4 ma necessitavano di una variante.