Sassari, al Canopoleno il progetto “Europe, Plural, Femenine”
L’iniziativa dell'Unione Europea che promuove l'integrazione attraverso la non discriminazione e l'uguaglianza di generePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono quattro le nazioni coinvolte: Italia (Confcommercio Imprese per l’Italia Nord Sardegna – Capofila, Lunàdigas, Xcamp), Francia (Università P.Paoli), Germania (ITKAM Camera di Commercio italo tedesca) e Spagna (CCIS Camera di Commercio italo spagnola e Solidaridad Sin Fronteras).
Il progetto Europe, Plural, Femenine (EPF), finanziato con fondi dell’Unione Europea – Programma Citizens, Equality, Rights and Values Programme (CERV) – promuove il processo di integrazione europea, concentrandosi sui principi fondamentali della non discriminazione e sull'uguaglianza di genere. EPF intende costruire una comunità che coinvolge imprese, lavoratori, studenti, associazioni ecc, attraverso la realizzazione di una serie di eventi locali e globali, in un arco temporale di due anni.
La non discriminazione e l'uguaglianza di genere sono stati i temi portanti dei due incontri organizzati a Sassari, nell'Aula Magna del Convitto Nazionale Canopoleno, dalla Confcommercio nord Sardegna con gli alunni dei licei.
«Tematiche che affrontiamo in maniera importante – ha aperto i lavori Stefano Manca, rettore del Canopoleno – perché uno degli obiettivi della scuola è quello della formazione dei cittadini di domani e in questo senso approfondimenti e analisi aperte al territorio e alle sue istituzioni rappresentano un passaggio importante».
Le direttrici del progetto sono state tracciate da Alberto Marrone, direttore di Confcommercio Nord Sardegna, introducendo il tema del primo incontro, quella sulla formazione Stem (Science, Technology, Engineering e Mathematics) ovvero l'insieme delle discipline scientifico-tecnologiche, e i relativi campi di studio: «Abbiamo iniziato a marzo scorso con diversi incontri su vari temi, ma con lo stesso obiettivo della promozione della parità di genere. Nel campo le donne rappresentano il 30% dei ricercatori al mondo, pur essendo il 60% dei laureati. Questo a causa soprattutto di stereotipi, come la credenza che siano più portate per le materie umanistiche, ma in Italia anche per la mancanza di misure adeguate per la continuità lavorativa in caso di maternità».
I risultati degli incontri, realizzati a livello europeo, verranno archiviati e diffusi attraverso la piattaforma online che verrà implementata durante tutta la durata biennale del progetto.
Ad oggi è stato realizzato un evento globale online, con la partecipazione di più di 350 persone provenienti da circa 20 diverse nazionalità e la narrazione / dibattito tra cinque “Donne Esemplari” provenienti dai quattro Paesi partner del progetto sulle tematiche “Donne e imprenditoria”, “Accesso delle donne alla vita politica” e “La cura e la gestione familiare”.