Aggressione ieri notte al pronto soccorso di Sassari contro gli operatori sanitari. Un uomo è stato accompagnato nella struttura, intorno alle 2, perché in stato confusionale e, dopo qualche minuto di attesa, ha estratto una pattadesa e l’ha puntata verso medici e infermieri.

A quel punto è salita la tensione ed è partito un fuggi fuggi generale mentre l’uomo agitava il coltello a serramanico verso i presenti.

Ci hanno provato anche le guardie dell’ingresso, ma l’uomo esagitato ha continuato a minacciare tutti. Anche quando sono intervenuti gli agenti della Questura che, non riuscendolo a calmare, lo hanno immobilizzato col taser per poi portarlo via.

I sindacati Cgil, Cisl e Uil in una nota congiunta esprimono «solidarietà e vicinanza al personale del pronto soccorso» e «colgono l’occasione per sottolineare come il fenomeno delle aggressioni ospedaliere sta aumentando in maniera preoccupante: negli ultimi 5 anni in Italia sono aumentate del 38%. Ora, al netto del caso in questione, la disorganizzazione e i tempi di attesa per una visita rappresentano le principali cause che alimentano il fenomeno. In attesa che la situazione migliori e al netto delle sanzioni da applicare in questi casi, occorre a nostro avviso un rafforzamento dei presidi delle forze dell’ordine negli orari più delicati, come a sera e la notte. Al pronto soccorso di Sassari ci risulta che attualmente il servizio è attivo solo al mattino, tra l’altro in una struttura distante dal pronto soccorso».

© Riproduzione riservata