«Salviamo dall’estinzione le piante endemiche della Sardegna»: l’appello da La Maddalena
Un progetto non solo con applicazioni pratiche, ma anche volto ad attività di divulgazione ed educazione ambientalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Attraverso i semi salviamo dall’estinzione le piante endemiche della Sardegna e non solo». È stato questo il tema sviluppato venerdì scorso, a beneficio degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Giuseppe Garibaldi di La Maddalena, tenuto da Gianluigi Bacchetta, docente di Botanica e direttore CCB, BG-SAR e DiSVA dell’Università di Cagliari e dalle ricercatrici Ludovica Dessì, Enrica Boi e Alma Lombrana. “LIFE SeedFrce-Salviamo la nostra flora”, ovvero gli endemismi che caratterizzano tanti luoghi e le loro biodiversità.
È un progetto che ha non solo delle applicazioni pratiche, ma che è volto ad attività di divulgazione e di educazione ambientale che vengono portate avanti in diversi istituti scolastici della Sardegna. «La biodiversità la troviamo dentro il pane che mangiamo, nel formaggio che gustiamo», ha detto il professor Bacchetta. «La troviamo nei vegetali, negli animali. La biodiversità interessa tutti da vicino e quotidianamente. E, se non abbiamo coscienza della biodiversità, non possiamo sviluppare consapevolezza della stessa. Senza questa consapevolezza non possiamo proteggere la biodiversità, che non è limitata al fiorellino, come tante volte si può pensare, ma riguarda la nostra salute e il nostro futuro».
I ricercatori dell’Università di Cagliari stanno concentrando la loro attenzione su 6 specie endemiche presenti in Sardegna di Interesse Comunitario, incluse negli allegati II e IV della Direttiva Habitat, attraverso la raccolta del germoplasma, la propagazione delle plantule, la preparazione dei siti e la loro gestione, l’eradicazione di specie aliene e invasive, la traslocazione delle piante, l’attività di protezione dei siti. Le specie minacciate di estinzione dunque vengono raccolte attraverso la banca del Germoplasma della Sardegna (BG-SAR), struttura appartenente all’Università degli Studi di Cagliari, fondata nel 1997; in essa sono contenuti circa 3.500 lotti di semi di 1.350 taxa diversi. Gli obiettivi principali della banca sono la raccolta, la moltiplicazione e la gestione del germoplasma appartenente a taxa rari, minacciati ed endemici e/o di interesse agronomico/culturale. La banca conserva la maggior parte dei taxa endemici inclusi negli Allegati della Direttiva Habitat, e partecipa a numerose reti internazionali.
Le specie Targhet, di interessi comunitario, sono l’Astrogalus verrucosus e il Linum mulleri, presente nel Campidano; la Linaria Flava nel cagliaritano; il Ribes sardoum e il Centrenthus amazonum, che si trovano nel nuorese ed infine il Limonium strictissimum, che si trova a Caprera e soltanto nel sito dell’ex fortezza di Punta Rossa. Quest’ultimo endemismo è stato oggetto di particolare attenzione nel corso del convegno svoltosi a La Maddalena. Il programma prevedeva, il giorno successivo, il trasferimento proprio nell’isola di Caprera, per un’operazione di eradicamento di una specie aliene e di messa a dimora delle plantule di “Limonium strictissimum”.