Udienza in Corte d'Assise d'appello a Sassari nel processo sui presunti maltrattamenti a pazienti con Alzheimer o altre forme di demenza.

Il fisiatra Mario Piredda, difeso dall'avvocato Elias Vacca, ha rilasciato dichiarazioni spontanee: "Non ho mai maltrattato Luca Scognamillo né nessun paziente – ha detto -. Con lui ho praticato i trattamenti fisiatrici usati nel corso di tutta la professione. Interagivamo, gli avevo suggerito delle letture e lui mi aveva regalato libri di poesie, l'ho visto dieci volte al massimo tra febbraio e marzo, quando è morto non lo vedevo da oltre due mesi".

Piredda, finito nell'inchiesta dopo il suicidio risalente al 12 giugno 2012 dello studente e poeta algherese Scognamillo, ha respinto anche l'ultima accusa rimasta a suo carico: assolto in primo grado dai reati di omicidio colposo e partecipazione in associazione a delinquere, un anno fa era stato condannato a 3 anni e 6 mesi per maltrattamenti. Il reato è prescritto e il pg Paolo De Falco ha chiesto il non luogo a procedere.

In udienza ha parlato anche Gianfranco Dettori, condannato a 2 anni in primo grado per aver favorito l'associazione a delinquere di cui sono accusati gli imputati principali, i neurologi Marinella D'Onofrio e Giuseppe Dore. Anche il reato contestato a Dettori è prescritto, ma lui ha voluto comunque parlare alla Corte: "Ho inoltrato una petizione alle autorità scientifiche affinché prendessero in esame la validità delle terapie di Dore - ha spiegato - e ho partecipato alle sue lezioni, ma niente di questo si configura come favoreggiamento di associazione a delinquere".

L'avvocato Ruggero Tomasi, che difende Carolina Greco, si è associato alla richiesta di assoluzione della sua assistita, già avanzata dalla Procura generale lo scorso 22 settembre. Il 13 ottobre toccherà agli altri avvocati della difesa.

(Unioneonline/D)

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