Un anno di silenzio senza un colpevole.

Era il primo aprile del 2021 quando è stato rinvenuto il corpo senza vita di Mario Sedda, 39 anni di Porto Torres, ucciso con una coltellata e poi abbandonato tra i cespugli in un terreno di via Sassari. L’ultimo sopralluogo dei carabinieri del Ris di Cagliari sembrava portare ad una svolta, ma da quelle operazioni degli specialisti dell’Arma, connesse ad alcune positive risultanze investigative necessarie di approfondimento, non c’è stata ancora risposta.

La comunità e, in particolare, i familiari e gli amici, non vuole dimenticare, anzi, intende accendere i riflettori su un caso che sembrava vicino alla soluzione. “Non lo accettiamo, non vogliamo dimenticarlo. Chi dimentica è complice, chiediamo giustizia”, sostengono gli organizzatori dell’iniziativa che invitano la popolazione a partecipare alla marcia che venerdì 1° aprile partirà alle ore 17 dai Giardini di San Gavino.

Un corteo che passando da Viale delle Vigne giungerà nel piazzale antistante al graffito realizzato in sua memoria, nella strada che conduce a Serra Li Pozzi. Da quel luogo prenderà vita un sit-in, dove chiunque potrà intervenire, recitare una poesia, dedicare un pensiero o una canzone a Mario Sedda. “Il coraggio, la determinazione, il credere fermamente nei nostri ideali è la nostra ricchezza più grande”, ha detto la sorella Eleonora Sedda promotrice dell’iniziativa della marcia tenutasi nel novembre scorso. 

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