Fuori dai 5 Stelle e salto in maggioranza. Sebastiano Sassu, capogruppo pentastellato nel consiglio comunale di Porto Torres, si toglie la casacca del Movimento e trova nuovi alleati   tra le fila dell’amministrazione guidata dal sindaco Massimo Mulas. Cambiano gli scenari politici. È un dato di fatto. Sassu ha annunciato le dimissioni in aula, in apertura della seduta consiliare.

«Ho comunicato al consiglio comunale la mia uscita dal M5S», ha dichiarato dai banchi dell’opposizione. «Restano comunque validi i principi delle basi civiche del Movimento e pertanto continuerò a portare avanti punti programmatici del mio programma e ad essere portavoce dei cittadini anche senza il simbolo del M5s all'interno delle istituzioni».

Così entra di peso nella partita politica e lascia la minoranza con soli 5 componenti contro i 16 della maggioranza, compreso il primo cittadino Massimo Mulas e il presidente del consiglio comunale Franco Satta. Quest’ultimo candidato a sindaco alle ultime comunali, poi alleatosi con Mulas, ha contribuito alla vittoria del centrosinistra al governo della città. Satta insieme a Sassu, anche lui ex aspirante alla fascia tricolore alle amministrative del 2020, sono confluiti in un gruppo preesistente generando un nuovo soggetto politico “Unione Civica” insieme ai consiglieri Paola Conticelli, Gaetano Mura e Claudio Piras. 

A rappresentarli in giunta ci sono gli assessori al Commercio, Tore Frulio e l’assessora all’Urbanistica, Gian Simona Tortu. «Il progetto nasce dalla ferma volontà di essere partecipi in maniera costruttiva e propositiva sugli argomenti che animano la discussione politica e sui temi principali delle dichiarazioni programmatiche», annunciano a margine della seduta del consiglio. Per ora ci tengono a sottolineare: «Intendiamo consolidare il percorso e gli obiettivi della maggioranza».

Ma se rose non saranno, comunque si realizza una proposta civica, «rinnovata, pragmatica e orientata al futuro, ai giovani e a coloro che vantano delle competenze politiche e sociali, aperta a tutti coloro che vogliano apportare il loro contributo», lontano dalle tessere acquisite dai componenti di Progetto Turritano dal Partito democratico. «Non abbiamo tessere di partito», ci tiene a sottolineare l’ex 5 Stelle, che ha già provveduto a formalizzare le dimissioni da tutti gli incarichi politici precedenti, sarà il capogruppo della formazione civica. Si parte dai punti condivisi e proposti ai cittadini durante la campagna elettorale, «ma in considerazione del fatto che dall’inizio del mandato amministrativo ad oggi la realtà politica ha subito notevoli mutamenti, è maturata la necessità di semplificare l’azione di governo riunendo in un unico soggetto alcuni componenti del consiglio comunale».

È come dire: «Ci siamo anche noi». Altrimenti si rischia di restare nell’ombra nonostante la proposta «goda del contributo e del sostegno di una comunità di persone motivate». E a proposito di elezioni regionali, Unione Civica si schiera con Campo Largo, la coalizione a sostegno di Alessandra Todde. Le Stelle che, ora, mancano nel consiglio comunale di Porto Torres. 

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