Nessuna gita scolastica per gli studenti a causa della pandemia, ma scuola e cultura anche nell’istituto superiore Paglietti di Porto Torres viaggeranno in 3D e in realtà virtuale. Il progetto sperimentale intitolato Limba sarda, limba mama -lingua sarda, lingua madre - nasce in collaborazione con l’assessorato della Pubblica istruzione della Regione.

L’Istituto è stato infatti inserito fra le sei “scuole polo” per il progetto “Patrimonio culturale – Sardegna Virtual Archeology” che consiste nella distribuzione ai ragazzi di materiale digitale riguardante 17 siti culturali tra i più importanti e rappresentativi dell’Isola, materiale realizzato con l’apporto di docenti delle Università di Cagliari e Sassari e di esperti di comunicazione digitale. Il materiale è contenuto in un set di pen drive ricche di mappe virtuali, esperienze simulate di “realtà immersiva”, guide plurilingue ai territori e ai loro siti, bibliografie e documentazione scientifica sui reperti. I referenti del progetto, Luigi Piras e Cristiano Sabino, docenti di storia e filosofia, hanno dato agli appuntamenti con le classi un valore speciale, orientato alla sensibilizzazione dei ragazzi all’utilizzo veicolare delle lingue di Sardegna - sardo, turritano, gallurese, catalano e tabarchino-. Il risultato è un laboratorio culturale e linguistico itinerante che sta dando ottimi riscontri tra ragazzi, docenti e personale Ata coinvolti.

Il dirigente Daniele Taras ha incoraggiato lo svolgimento del progetto, pur con le difficoltà dovute alle misure anti-Covid: “È importante far conoscere la ricchezza del nostro patrimonio culturale, unico in tutto il mondo, e mostrare agli studenti le tante strade professionali che si aprono per valorizzarlo”.

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